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Imparare la magia su Youtube: con Diego Allegri è possibile!

2021-07-30 10:16

Marica Musumarra

Professione artista, Approfondimento, Rubriche e Format, Illusionismo,

Imparare la magia su Youtube: con Diego Allegri è possibile!

Se la magia può stupire solo ed esclusivamente dal vivo, chi lo ha detto che Internet non possa essere un valido mezzo per impararne i "trucchi"?

Internet può essere un valido mezzo per diffondere la cultura magica, grazie alle piattaforme a disposizione e... tanta pazienza! Attraverso la sua esperienza, Diego Allegri, prestigiatore professionista, spiega come diventare un mago (anche) grazie a YouTube!


Quando la magia incontra Internet, le conseguenze possono essere due: o una battaglia all’ultimo sangue, tra chi appoggia il duetto e chi storce il naso disgustato, oppure la nascita di un amore sconfinato e duraturo.

 

Sul secondo epilogo, già 10 anni fa, ha scommesso Diego Allegri: prestigiatore di professione, dal 2012 utilizza YouTube e altri canali social per fare formazione magica e diffondere la sua conoscenza attraverso vere e proprie lezioni di prestigiazione.

 

Attraverso la sua esperienza, Diego racconta come si sia approcciato per la prima volta alla magia, come e quando abbia deciso di trasformarla in professione e, soprattutto, come sia riuscito a far comunicare tra loro Internet e magia, dando vita a qualcosa di innovativo, originale e sicuramente fuori dagli schemi. 

 

Una carriera iniziata “al contrario”

 

Solitamente, quando si decide di avvicinarsi al mondo della magia, si inizia frequentando i tradizionali club di magia, conoscendone i membri e cercando di imparare il più possibile per diventare esperti del settore; per Diego, invece, è andata esattamente al contrario: ha iniziato lavorando e toccando con mano quello che sarebbe stato il suo mestiere per poi, solo in seguito, avvicinarsi ai circoli e confrontarsi con altri colleghi e appassionati.

“Avevo circa 8 anni quando mi sono accorto di avere una forte passione per la magia - racconta - dato che ero rimasto profondamente affascinato da Silvan, Alexander e Binarelli, 3 figure magiche che apparivano in tv molto spesso. Da lì ho iniziato a chiedere ai miei genitori libri di magia e scatole magiche come regali, senza sapere che in realtà sarebbero diventati i miei migliori compagni di giochi. Da piccolo ero relativamente timido, quindi piuttosto che tirare 4 calci a un pallone con gli altri ragazzini, preferivo rimanere in casa e giocare con me stesso”. 

 

Dato il suo carattere introverso, Diego non avrebbe mai immaginato che, qualche anno più avanti, avrebbe iniziato a esibirsi di fronte a un vero e proprio pubblico: “Il fare spettacolo è nato per puro caso, quando avevo circa 14 anni. Dovevo assistere a uno spettacolo di magia - ricorda - ma aveva piovuto tutto il giorno ed era stato rimandato.

Ovviamente non potevo saperlo, quindi mi sono comunque recato sul posto con i miei genitori. Il caso ha voluto che un solo artista non fosse stato avvisato dei cambi di programma, un mio concittadino e che uno degli organizzatori fosse un ex compagno di scuola di mia madre. Questo ha dato una svolta alla mia vita: mi sono “accodato” al prestigiatore professionista appena conosciuto e ho iniziato la mia carriera. Non ho fatto altro nella mia vita, se non il prestigiatore!”.

 

Diego è ancora molto giovane quando comincia a compiere i primi passi nel mondo della prestigiazione e, come accennato all’inizio, lo fa in modo anomalo rispetto ai colleghi della sua generazione: “Non vedevo l’ora di finire la scuola per lanciarmi in questa nuova avventura - afferma - e diversamente da altri aspiranti maghi, che iniziano con i club di magia, mi sono affacciato su questo mondo da un’altra porta. Ho imparato direttamente sul campo, la strada è stata davvero la mia palestra. Mi sono avvicinato ai circoli solo intorno ai 25 anni con un bagaglio di esperienze già abbastanza importante; suppongo di essere stato fastidioso per qualcuno, ma mi ritengo molto fortunato: ho avuto la possibilità di conoscere prima me stesso e farmi delle mie idee, per poi essere in grado di confrontarmi con i colleghi in modo maturo e consapevole”.  

 

Con le sue parole, Diego non intende certamente sminuire il ruolo o il prestigio dei club di magia, punti di riferimento sia di maghi professionisti, sia di semplici appassionati; semplicemente, ci tiene a sottolineare come gli anni di esperienza diretta sul campo non debbano essere ritenuti inferiori rispetto agli anni di appartenenza a un circolo: “Si potrebbe fare un paragone con una scuola guida: possono insegnarti tutta la teoria necessaria, ma fino a quando non sali in macchina, non la accendi e non impari a usare correttamente i pedali, non potrai dire di saper guidare. Questo per dire che puoi anche appartenere a un club di magia da molti anni, ma se non hai mai operato attivamente non puoi ritenerti un professionista”. 

 

Dalle cene aziendali a YouTube

 

“Le mie prime esibizioni le ho tenute nella Milano bene dell’epoca - racconta - in occasione di eventi aziendali privati, meeting, cene, feste di compleanno per adulti e bambini. Il target era sempre lo stesso, nella maggior parte dei casi preparavo dei mini numeri da presentare direttamente a ogni singolo tavolo. Questo mi ha permesso di mettermi in gioco: le persone presenti non erano lì per me, non avevano scelto di vedere il mio spettacolo, quindi dovevo trovare il modo di attirare la loro attenzione e coinvolgerle”. 

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Tra l’altro, in quegli anni Internet non esisteva ancora, o comunque, non era così diffuso come lo è adesso. Il mondo del lavoro era completamente diverso ed è stato proprio il contesto a permettere a Diego di dedicarsi completamente alla sua professione: “Per accedere agli ambiti lavorativi bisogna passare dalle agenzie di spettacolo - afferma - ed erano gli impresari a gestire marketing e business. Io dovevo solo concentrarmi sui miei numeri, sui miei spettacoli e mi è servito tantissimo, soprattutto per gli anni a venire”.

Dopo qualche tempo, infatti, Diego decide di allargare i suoi orizzonti, organizzando esibizioni anche in piazze e teatri, con un pubblico di riferimento diverso, familiare, che gli ha permesso di lavorare sulla comunicazione, sul tono, sul modo di raccontare le sue storie: “Ci sono tanti modi di presentare la prestigiazione - spiega - dato che alcuni puntano sullo show per stupire. Personalmente, ritengo che il compito della prestigiazione risieda nel far vivere qualcosa di sbalorditivo qui e ora, un privilegio che non è concesso a nessun’altra arte". 

"Anche solo per un secondo, un gioco di prestigio ti fa mettere in dubbio tutto quello che conosci perché ti fa assistere a qualcosa che, nella realtà, non può succedere”

Di conseguenza, gli allestimenti delle esibizioni di Diego sono sempre ridotti al minimo perché, come lui stesso afferma, “l’attenzione deve essere rivolta su di me. Desidero che il mio pubblico sia trasportato su un’isola magica priva di senso razionale. L’obiettivo non è far capire il trucco allo spettatore, ma semplicemente stupirlo”. 

 

Da qui, la domanda sorge spontanea: se la magia è efficace dal vivo, com’è possibile associarla al mondo di Internet? La sua spiegazione è più che convincente: “La magia di impatto si fa dal vivo e va fatta dal vivo, su questo non ci piove. Infatti, raramente mi esibisco online. Personalmente, utilizzo Internet e le piattaforme che mette a disposizione per fare formazione, insegnare, divulgare le mie conoscenze. I miei canali sono una sorta di scuola di magia!”. 

 

L’utilizzo della tecnologia e dei nuovi strumenti legati a Internet sono, per Diego, semplici mezzi per valorizzare il ruolo del vero protagonista: l’insegnante. “Che le lezioni si tengano online o dal vivo, il risultato non cambia: un allievo non deve essere una copia del suo maestro, anzi, deve essere messo nelle condizioni di riuscire a superarlo. Proprio qui entra in gioco la bravura di un docente che, a mio avviso, deve puntare più sull’essenza che sull’estetica: quest’ultima è mera tecnica, la prima invece è molto di più".

"La mia missione, quindi, non consiste nell’insegnare una serie di trucchetti ai miei studenti, ma la vera prestigiazione, che non può esistere senza libertà espressiva”

Il valore aggiunto della tecnologia

 

La scelta di avvalersi del supporto tecnologico è, per Diego, un vantaggio a favore non solo della diffusione della magia, ma anche delle persone che vogliono conoscere meglio questo mondo: “Internet ha la capacità di farti raggiungere un bacino di utenti incredibile. Quando ho iniziato non sono stato mosso da finalità commerciali, non volevo avere più follower; il mio è stato un gesto d’amore nei confronti della mia arte, ancora oggi fin troppo spesso sottovalutata e fraintesa”. 

 

E con l’arrivo della pandemia, Diego è ancora più convinto e certo della scelta che ha compiuto tanti anni fa: “I giovani vivono per immagini - spiega - e per video. Non leggono più, non sono più spronati. Sono bombardati di informazioni e hanno bisogno di nuovi strumenti per informarsi, formarsi, imparare e, soprattutto, riuscire a sviluppare un proprio senso critico. Ecco perché serve qualcuno che, come me, faccia prevalere la sua voce, altrimenti potremmo tranquillamente dire addio all’arte della prestigiazione”. 

 

Il messaggio più importante della prestigiazione

 

In un mondo molto vasto come quello di Internet, che permette a chiunque di diffondere informazioni e, di conseguenza, anche a notizie false e fuorvianti, Diego cerca di far passare il messaggio più importante: l’estremo amore e il profondo rispetto che nutre per l’arte della prestigiazione. E aggiunge: “Quello che mi preme insegnare non è facile: vorrei che si sapesse di più in merito alla teoria magica, che ancora oggi in Italia non viene insegnata come si dovrebbe. Bisognerebbe essere meno affamati di giochi e avere più voglia di migliorarsi. Meno estetica e più essenza, appunto. I nuovi prestigiatori devono essere consapevoli di quello che vogliono raccontare, di come intendono comunicarlo al pubblico e con quali strumenti desiderano affascinarlo”. 

 

“Fai il mago youtuber se…

 

… sei in grado di armarti di estrema pazienza e se hai voglia di imparare a utilizzare i mezzi che hai a disposizione. In alternativa, si può sempre decidere (come ho fatto io) di appoggiarsi a professionisti competenti, che sappiano utilizzare i social così come le varie piattaforme, delegando ciò che non si è in grado di fare. Per fare questo, serve molta umiltà. E non solo: bisogna sempre guardare quelli bravi, quelli forti, anche se sono molto più giovani. Si può imparare da chiunque, senza pregiudizi. Ed è importante stare al passo con i tempi: l’evoluzione non aspetta nessuno!”.


Non perderti il magico workshop di Diego Allegri che si terrà a Catania il 7 agosto 2021: impara i segreti della cartomagia e della magia con le corde! Puoi acquistare il tuo biglietto cliccando su questo link: https://bit.ly/diego-allegri 

 

Il workshop fa parte del Sicily Magic Fest, il Festival dell’Illusionismo Siciliano e il primo evento a Catania completamente dedicato alla magia! Scopri il programma completo: https://sicilymagicfest.it/  

Chi è Diego Allegri

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Chiunque in Italia sia appassionato di magia non può non conoscere Diego Allegri: per anni volto e mani dello storico canale YouTube "Sezione Aurea", oggi si fa carico della diffusione culturale magica sul web grazie al suo nuovo e omonimo canale YouTube "Diego Allegri", sul quale porta riflessioni, teoria, tutorial e mille altri contenuti.
 

Nato a Novara nel 1974, inizia l'attività professionale di prestigiatore nel 1992, specializzandosi inizialmente in micromagia e allargando poi i suoi orizzonti fino ad avere una conoscenza a tutto tondo dell'arte magica.

Oggi Diego, con la sua esperienza internazionale, è considerato uno tra i migliori esponenti di Cartomagia e Close-up, oltre ad aver guadagnato negli ultimi anni anche il titolo di ipnotista ed essere uno tra i pochi artisti in grado di esibire ombre cinesi con il solo utilizzo delle mani.


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