Conosci i registri vocali maschili? I principali sono 3 (tenore, baritono e basso) ma, a loro volta, comprendono altre tipologie, ognuna con le sue caratteristiche. Scoprile tutte!
Tutti coloro che desiderano diventare dei bravi cantanti non possono non conoscere i registri vocali maschili; in effetti, come si fa a cantare bene se non si conosce la tipologia di voce posseduta e tutte le sue varie caratteristiche?
A differenza dei registri vocali femminili, quelli maschili presentano più varianti che possono essere così raggruppate:
- voce di basso, con estensione vocale compresa tra il DO1 e il FA3;
- voce di baritono, con estensione vocale compresa tra SOL1 e LA3;
- voce di tenore, con estensione compresa tra il DO2 e il DO4.
Vediamoli più nel dettaglio.
Voce di basso
La voce di basso è la più grave tra quelle maschili ed è composta da diverse tipologie che differiscono tra loro per alcune sfumature timbriche:
- basso profondo o drammatico: volume ed estensione notevoli verso le note basse. Possiede un vasto repertorio di compositori ed esegue prevalentemente opere drammatiche;
- basso cantabile: voce più chiara rispetto al basso profondo, che si distingue per la duttilità e il fraseggio del suo registro. I suoi ruoli sono molteplici;
- basso leggero: conosciuto anche come basso buffo o basso parlante, interpreta personaggi comici, dato che la sua voce si adatta a musiche più difficili e agili, ricche di gorgheggi e altri abbellimenti che mancano nei ruoli drammatici;
- basso-baritono: esiste da circa 30 anni, quindi è di recente introduzione, ed è caratterizzato da una voce in grado di sostenere ruoli sia da basso che da baritono grazie all’ampia estensione vocale di cui gode.
Voce di baritono
Il baritono è la voce maschile intermedia tra il basso e il tenore, nonché la più naturale. Anche questa comprende diverse tipologie:
- baritono drammatico: voce piena e ricca, volume intenso e timbro scuro. Spazia nella zona centrale del registro maschile e interpreta gli stessi personaggi del baritono lirico-drammatico, dal quale si differenzia solo per timbro e tessitura;
- baritono lirico-drammatico: si pone in mezzo tra la voce con maggior volume naturale del baritono lirico e la voce con più facilità di emissione del registro acuto del baritono drammatico;
- baritono lirico o cantabile: voce piena, calda e ricca che spazia dalla zona centrale a quella acuta. Adatto per rappresentare i personaggi più romantici;
- baritono leggero: timbro chiaro e limpido, limitato nel volume ma estremamente agile, che spazia in tutta la zona acuta del registro con parecchi virtuosismi. Perfetto per i ruoli più buffi e divertenti.
Voce di tenore
La voce di tenore è la più acuta e, al contempo, la più innaturale di quelle maschili, dato che può arrivare a toccare gli acuti che vanno dal Sal3 in su che è possibile ottenere solo con la particolare tecnica della “voce in maschera”.
Anche la voce di tenore può distinguersi in diverse tipologie:
- tenore-contralto: si affianca al bari-tenore ma, a differenza sua, è in grado di emettere note più acute sia in voce reale, sia in falsetto;
- tenore drammatico: erede del bari-tenore, dalla voce piena e ricca, dal timbro scuro e dal volume intenso. Si spinge su accenti forti, assomigliando così alla voce di baritono;
- tenore lirico-spinto: voce abbastanza strutturata nel registro medio, con emissione ricca e potente, timbro squillante e una qualità che non si perde neanche sul registro più acuto;
- tenore lirico: voce piena, calda e ricca che spazia dalla zona centrale a quella acuta adattandosi a una soave cantabilità;
- tenore leggero o di grazia: erede del tenore contraltino, con timbro chiaro e limpido, volume limitato ma perfettamente in grado di eseguire numerose agilità vocali.