Inclusione, libertà, uguaglianza: saranno questi i temi principali dei corti presentati al Firenze FilmCorti Festival che, quest'anno, giunge alla sua ottava edizione! Ecco un anticipo del programma attraverso le parole del presidente Marino Demata e della direttrice artistica Teresa Paoli!
Dal 2014 si impegna a diffondere la cultura dei cinema corto a Firenze e il suo successo si intensifica di anno in anno: si tratta di Firenze FilmCorti Festival, presieduto da Marino Demata (fondatore e organizzatore, oltre che presidente) con l’aiuto della direttrice artistica Teresa Paoli, che si svolgerà dal 22 al 25 settembre.
“La prima edizione fu disastrosa - racconta Demata - ma servì a farci capire su quali elementi occorresse insistere e lavorare. Già l’anno successivo andò meglio e fece capire alla nostra Associazione, Rive Gauche, di aver vinto una scommessa: riuscire in poco tempo a diffondere il cinema corto a Firenze”.
Quest’anno, i temi scelti per l’occasione rispecchiano la società e il periodo storico vissuto e ancora in corso: “La pandemia ci ha lasciato in eredità (ammesso che sia tutto finito!) - spiega Demata - l’aggravarsi di problemi e situazioni. Le donne vengono uccise, ferite o violentate al ritmo di più di una alla settimana. Altri fenomeni si sono aggravati come il bullismo, il sessismo, il razzismo, ecc. Il nostro Festival è stato sempre una finestra aperta sulla contemporaneità, nel bene e nel male. Non amiamo i film totalmente disimpegnati. Il cinema deve dare la consapevolezza dell’esistenza di questi problemi”.
Non solo corti, ma anche incontri mirati alla crescita sia artistica, che personale, come spiega Teresa Paoli: “A parte i temi dei cortometraggi, sono molto contenta che porteremo al Festival negli incontri con gli ospiti serali argomenti che mi premono molto, come la questione degli stereotipi di genere visti con gli occhi dei bambini, nel lavoro di Federico Micali, l’umanità e il riscatto di una comunità ai margini quasi per destino, con il film di Francesca Mazzoleni, e poi il tema universale della famiglia e dei legami con il bellissimo film di Daniele Luchetti, senza contare la forza delle donne che è rappresentata dalla presenza stessa della magnifica attrice Iaia Forte”.
Un Festival basato sul confronto
Dai temi scelti per l’edizione 2021 di Firenze FilmCorti Festival si evince il principio base sul quale si svolgeranno le giornate ricche di eventi: il confronto. “Si tratta del valore principale che deve emergere senza imposizioni e senza prediche - afferma la direttrice artistica - attraverso le idee, i linguaggi espressivi di ogni parte del mondo, le culture”. Il dialogo, quindi, sostenuto da “solidarietà, impegno contro le disuguaglianze e le emarginazioni, libertà di poter vivere la propria vita senza per questo essere giudicati, tolleranza verso ciò che è diverso” aggiunge il fondatore.
Ecco perché il Festival si svolgerà in un clima di inclusione e internazionalità, proprio come sostiene Demata: “Verranno proiettati film provenienti da 52 Paesi sparsi nei 5 continenti, in nome della diversità. Ciascuno sarà accompagnato da dibattiti e commenti, in modo che le problematiche che ne emergeranno non vivranno solo attraverso i film, ma anche tramite gli eventi organizzati e la presenza di ospiti significativi del mondo dello spettacolo”.
Questo spirito si sposa molto bene con la forte presenza femminile, sia tra le professioniste del cinema, sia tra gli ospiti, sia nella giuria così come sottolinea Teresa Paoli: “Per citare alcuni nomi: la giovane regista Francesca Mazzoleni è già una promessa, Iaia Forte non ha bisogno di presentazioni, la presidentessa della giuria Emanuela Mascherini (attrice, scrittrice e regista), l’attrice Roberta Caronia e la regista Elisabetta Pandimiglio”. Queste donne di grande talento e dalla forte personalità daranno il loro contributo all’intero Festival insieme a una giuria di qualità chiamata a svolgere un importante compito: selezionare e premiare a fine ottobre i vincitori: “Oltre alle già citate Mascherini, Caronia, Pandimiglio, in giuria ci sono il produttore culto Gianluca Arcopinto, il regista Vito Palmieri e il montatore Cristiano Travaglioli. E vorrei sottolineare che il giurato Cristiano Travaglioli è il montatore dell’ultimo film di Sorrentino, “È stata la Mano di Dio”, che ha appena vinto il Premio Speciale delle Giuria a Venezia 2021”, conclude la direttrice artistica.
Le peculiarità del Festival e perché partecipare
Il desiderio di portare il cinema dei corti a Firenze non è l’unico aspetto che contraddistingue Firenze FilmCorti Festival: “Si vuole ragionare insieme ai giovani artisti, agli ospiti e agli altri Festival presenti (come il Giffoni) - sottolinea il presidente - in merito alla realtà che stiamo vivendo oggi, a quale potrà essere il nostro futuro e, soprattutto, alla situazione di precarietà che tutte le nuove generazioni sono sottoposte, che può essere facilmente inteso come modello negativo di vita”.
E a proposito di attualità, è normale fare riferimento al Covid e alle complicazioni che potrebbe comportare: “Così come sale cinematografiche e teatri continuano a essere poco frequentati - prosegue Demata - prevediamo che anche al Festival l’affluenza possa essere decisamente ridotta rispetto al passato: la richiesta del green pass esclude già una larga fetta di pubblico e sono tante le persone che preferiscono non presentarsi per timore di un possibile contagio”.
Nonostante questo, il presidente ha un elenco di validi motivi per partecipare con entusiasmo: “Non si tratta di un passatempo di un momento di pura evasione: è una finestra che permette di osservare come registi, produttori e attori vivono e interpretano i problemi reali che affliggono la nostra società e la nostra realtà. Il Firenze FilmCorti Festival è una full immersion nei problemi reali che viviamo tutti i giorni e che troppo spesso vengono nascosti dietro il futile e il superfluo”. E il direttore artistico aggiunge: “Consiste in un’occasione di incontro e confronto che può dare senso a tutto: si ha la possibilità di godersi, seduti e concentrati in una sala in compagnia di altre persone, gli sguardi degli altri! Ed è attraverso questi sguardi, quelli dei registi, che si possono captare porzioni di realtà o di immaginazione che altrimenti ci sarebbero precluse. A mio avviso, è un vero e proprio dono poterlo fare con altre persone: una possibilità talmente rara da poter essere definita preziosa!”.
Per ulteriori informazioni: https://firenzefilmcortifestival.com/
Chi è Marino Demata
Ha fondato, assieme ai collaboratori di Rive Gauche – Festival, il Firenze FilmCorti Festival e lo organizza ogni anno e, inoltre, ha dato vita a numerosi altri eventi spesso in collaborazione col Comune di Firenze, con l’Accademia di Belle Arti e con l’Università. Ha organizzato numerose rassegne cinematografiche dedicate, in particolare, ai film mai circolati in Italia, al Nuovo Cinema Turco, al Cinema dell’America Latina, ecc.
Con l’Università di Firenze e con altre organizzazioni ha dato vita a una giornata di studio per il 50° del Vangelo Secondo Matteo di Pasolini. Sempre su Pasolini, ha organizzato al Museo Novecento, assieme al Comune di Firenze e al Gabinetto Vieusseux, iniziative per l’anniversario della sua morte ed ha approfondito il rapporto artistico Pasolini – Eduardo De Filippo con articoli pubblicati a cura del Centro Studi di Casarsa della Delizia.
Già docente di Filosofia, è uno scrittore di saggi, recensioni e articoli sul cinema, la maggior parte dei quali si trovano sul Magazine di cinema e spettacolo da lui diretto (https://rivegauche-filmecritica.com/) . Collabora con numerose riviste di cinema e ha scritto numerosi saggi sui movimenti innovativi nella storia del cinema.
È stato Presidente di numerose Società, tra le quali “Borghi Toscani-Tuscany Countries”, nella quale ha ricoperto la carica di Amministratore unico, e la società inglese “Escapes to Italy Limited”, per la quale è stato Managing Director.
Chi è Teresa Paoli
Teresa Paoli è regista e giornalista. Il suo primo documentario, Genova Senza Risposte, girato nel 2001 durante i tragici eventi del G8 di Genova e firmato con Lorenzi e Micali, è stato distribuito al cinema da Gianluca Arcopinto. Vincitrice della borsa di studio Fulbright/Sergio Corbucci, ha vissuto un anno a Los Angeles, dove ha diretto il cortometraggio di fantascienza 100 Percent, in competizione al Torino Film Festival.
Nel 2011 ha vinto il Premio Ilaria Alpi DOC, con il documentario Di Tessuti e di altre storie sulla crisi del distretto tessile pratese, trasmesso all’interno di Doc3 di Rai3. Il suo progetto Chinese or Italian sulle seconde generazioni italo-cinesi è stato prodotto da Upian e dalla tv franco tedesca Arte e trasmesso in Francia, Germania e Polonia. Il suo ultimo cortometraggio, Da Lassù, prodotto da Antonio Capaldo e Solaria film, è stato selezionato in concorso al Giffoni Film Festival 2018. Ha lavorato a lungo per la televisione firmando la regia della docufiction Reparto Maternità IV in onda su Sky e come inviata per programmi di approfondimento come Petrolio Rai1. Da due anni è inviata di Presa Diretta, programma di approfondimento in prima serata condotto da Riccardo Iacona su Rai3.