Nel Maggio del 2008 un gruppo di giovani artisti si riuniscono per la prima volta, spinti dalla creatività e dalla passione per l’arte a 360°, danno vita ad un’associazione no-profit allo scopo di creare qualcosa di davvero unico e speciale, prende vita così “Art Day”, con lo scopo di promuovere, attraverso eventi e manifestazioni, arte, artigianato e cultura locale, nella splendida cornice del territorio dell’Argentario.



Uno degli eventi promossi da questo manipolo di eroi è il “Pop Corn Festival del Corto”, un evento che si svolge in una location davvero straordinaria, Porto Santo Stefano.
Ovviamente non potevamo farci sfuggire un evento come questo senza poterlo raccontare, ecco perché abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con la Project manager - Francesca Castriconi che, trovando il tempo per parlarci nonostante le fasi concitate della realizzazione del progetto, fin da subito, ci tiene a precisare quanto lei sia solo una delle molte persone che lavorano al progetto e che il risultato è il lavoro di uno staff davvero eccezionale.
Il festival nasce nel 2017, l’idea era quella di creare, data l’assenza di cinema in paese, un'opportunità di fare cinema all’aperto con ingresso gratuito, per far diventare la piazza principale del paese un punto d’incontro sia per i residenti che per i turisti, offrendo loro un prodotto che difficilmente passa nelle sale cinematografiche.
Continua il suo racconto, parlandoci della prima edizione del “Pop Corn Festival del Corto”, che, nonostante fosse per loro (ART DAY) la prima esperienza in questo settore, ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico, che ha risposto positivamente.
Francesca, continua, raccontandoci che tutto l’evento, organizzato dall'associazione di cui lei è presidente, viene curato gratuitamente, dall’organizzazione alla logistica, compresa la partecipazione dei registi con i loro elaborati e che a sostenere il progetto e la maggiorparte delle spese sia il comune, il quale ha abbracciato questa idea.
Superato questo primo momento di racconto generale, entriamo subito nel vivo del festival e chiediamo a Francesca come avvenga la selezione dei lavori, lei ci spiega, come il tutto cominci a gennaio, quando viene pubblicato il bando di partecipazione sulle principali piattaforme di settore, sia a livello nazionale che internazionale, ovviamente l’iscrizione e la partecipazione sono gratuite ed ogni anno arrivano la media di 3.500 elaborati, tutto ciò richiede un lavoro incredibile ma che alla fine da tanto.
Continua poi raccontandoci che ogni anno venga proposto ai partecipanti un tema, che i partecipanti dovranno interpretare secondo la loro personalissima visione.



Il tema di quest’anno è: “ Libertà, forme e colori degli esseri umani”.
Tutti i lavori pervenuti verranno valutati da una commissione di selezione che ne sceglierà 21 da proiettare in tre serate, divisi tra corti d’autore e opere prime, una giuria valuterà e sceglierà i vincitori, quest’anno ci sarà una novità, il premio Raffaella Carrà, che lei assegnerà al corto con l’idea più originale.
Ci sono anche dei premi molto importanti, ce ne parla con grande entusiasmo, sono dei buoni del valore di 3.000 e 5.000 euro, offerti dalla Panalight italia, per attrezzature cine-televisive.
Alla domanda: se c’è un cortometraggio che ha lasciato un segno, risponde che tutti hanno lasciato un segno e quello che lasciano alla platea che li guarda, in termini di emozioni, non è quantificabile, e lei personalmente, a prescindere dai premi li trova tutti belli e meritevoli di nota.
Abbiamo anche parlato di una sorta di immobilismo nel cinema italiano, le ci ha fatto notare che, soprattutto nei cortometraggi, visto il loro budget non elevatissimo come quello delle grandi produzioni, gli artisti possono sperimentare sempre tecniche e modi nuovi per raccontare le loro storie.
Francesca ci ricorda anche che, al loro evento sono invitati anche produttori, distributori, giornalisti e sponsor, proprio con lo scopo di creare le opportunità di un incontro con i registi.
Adesso la lasciamo a continuare il suo lavoro, ma prima di congedarla cogliamo l’occasione per ringraziarla per il tempo dedicatoci e auguriamo al gruppo della “Art Day” una lunga vita piena di soddisfazioni.
Viva il cinema.