A metà tra il documentaristico e il pubblicitario, la fotografia di scena ha la capacità di fermare il momento che scorre.
L'espressione, il talento che emerge, il racconto del backstage. Immagini che finiscono poi negli archivi documentali dei teatri e delle case cinematografiche o sulle locandine pubblicitarie.
A raccontarci il teatro e il cinema attraverso le immagini scattate in questi 26 anni di carriera sarà Antonio Parrinello.
Parrinello lavora come fotografo di scena dal 1995: ha ritratto attori di fama nazionale e internazionale come Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, Monica Bellucci, David Coco, Enrico Lo Verso.
E da allora continua a raccontare il teatro e il cinema per immagini, catturando gli attori nelle pose plastiche e nelle scene topiche, documentandone l'espressività e immortalandone il talento.
Ma come si diventa fotografi di scena? Cosa cambia nell'approccio all'obiettivo? Cosa rende memorabile uno scatto?
Ne parleremo insieme a "Dietro le quinte", il format nato per dare voce ai tecnici, gli artisti, gli artigiani, le maestranze che contribuiscono alla messa in scena di un opera, sia essa teatrale o cinematografica.
L'appuntamento è in diretta su Facebook e Youtube alle 18.00.
Chi è Antonio Parrinello
Nel 1990 inizia a collaborare con il quotidiano "La Sicilia" di Catania. Iscritto all'ordine dei giornalisti pubblicisti dal 1994, realizza dei reportage in Sud America, Ecuador, Colombia e Nicaragua, che verranno pubblicati sul mensile "Geodes".
Successivamente inizia la sua collaborazione con l'agenzia “Contrasto" di Roma, pubblicando su diverse testate nazionali e internazionali, come il “Time” e il “Paris Match”, nel quale viene pubblicata una doppia pagina con la foto del vulcano Etna. Sul “Venerdì di Repubblica” pubblica in copertina l’immagine della Madonna di Viagrande che piange sangue.
Frequenta il Centro Sperimentale Televisivo di Roma. Segue dei corsi sul cinema, tenuti dal Prof. Guido Aristarco, insegnante di Storia del cinema alla Sapienza di Roma.
Dal 1995 inizia a lavorare come fotografo di scena su diversi set cinematografici, ritraendo attori di fama nazionale e internazionale, come Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, Monica Bellucci, David Coco, Enrico Lo Verso.
Nel 1995 lavora con il regista Marco Risi nel film “L’ultimo Capodanno”, e nel 2007 con il regista Claudio Fragasso nel film “Milano Palermo - il ritorno”, sequel di “Palermo Milano – solo andata”.
Nel 2010 pubblica il libro fotografico sul film "La bella società" del regista Gian Paolo Cugno. Nel 2011 inizia una collaborazione come fotografo di scena per il Teatro Stabile G. Verga di Catania.
Nel 2013 è vincitore dell'ottava edizione del Premio Nazionale di giornalismo a Portopalo "Più a sud di Tunisi" per la sezione “Immagini”, con un reportage fotografico sull’accoglienza dei migranti in Sicilia. Sempre nel 2013 il periodico “Internazionale” inserisce tra le migliori foto dell’anno il suo scatto “Bare dei migranti all’interno dell’hangar di Lampedusa”.
Dal 2016 inizia una collaborazione con l'agenzia Reuters TV per la realizzazione di servizi videogiornalistici. Ha lavorato come direttore della fotografia nel videoclip musicale “Due di notte” di Mario Incudine, e nel cortometraggio "Neanche i cani", vincitore del premio “Per....corti alternativi”, il cui protagonista è Nino Frassica. In questi anni ha realizzato diverse mostre fotografiche: “Etna patrimonio Unesco”, esposta al Palazzo della Cultura di Catania e all’Expo delle Dolomiti di Longarone, in Veneto; “Sant’Aituzza”, dedicata alla patrona di Catania Sant'Agata; “Gli occhi smarriti della mente”, un reportage sui manicomi nel sud Italia; “Il paesaggio siciliano nel cinema”, che racconta la Sicilia attraverso i set cinematografici; “Pascha”, la settimana Santa in Sicilia. Attualmente collabora con l'agenzia fotogiornalistica internazionale "Reuters", continuando a pubblicare su quotidiani e periodici nazionali e internazionali.
Tra 73.000 scatti sull'immigrazione dell'agenzia "Reuters", una sua foto, scelta dall'artista israeliana Orna Ben-Ami per il progetto "Entire Life in a Package" ("Una vita in un pacchetto") è stata in mostra a Villa Aurea, nella Valle dei Templi di Agrigento, dopo essere stata esposta a New York, a Ginevra nella sede dell’ONU e in Germania. Nel 2018 realizza come direttore della fotografia, con la regia di Raffaella Casabianca il cortometraggio “Come un film” girato all’interno dell’Istituto Salesiano Don Bosco di Catania.
Partecipa alla realizzazione del progetto fotografico monumentale “Un Cantico per Librino” ideato dal mecenate Antonio Presti.
Luglio 2018 realizza un video, sulla stilista Marella Ferrera per conto della Creative director Vittoria Isaia, IED Istituto Europeo di Design Milano.
Luglio 2018 fa parte dei fotografi ufficiali del Taormina Film Fest
Settembre 2018 realizza il video “Arcaica” il progetto artistico itinerante di Giuseppe Livio
Gennaio 2019 ospite d’onore del premio Poesia Città di Tremestieri Etneo, un racconto per immagine sull’immigrazione.
Gennaio 2019 riceve il premio speciale Kaos “Identità del Mediterraneo” a Canicattì all’edizione di
Kaos il Festival dell'editoria, della legalità e dell'identità siciliana.
Febbraio 2019 realizza la mostra fotografica “Martiri” nel foyer del Teatro Stabile Verga di Catania
Marzo 2019 mostra fotografica “Etna Patrimonio Unesco” al Museo Civico Castello Ursino di Catania. Aprile 2019 riceve il premio “Città solidale” a Soverato (CZ)
Giugno 2019 riceve il premio Raffaello Sanzio per lavoro svolto sul fenomeno dell’immigrazione.
Dal 2019 inizia una collaborazione presso la Scuola Superiore di Catania UNICT tenendo un corso di fotografia sul reportage . Nel 2019 tiene un laboratorio di fotografia di scena presso il Teatro Stabile di Catania.