Quante ragazze, fin da piccole, sognano di diventare modelle e sfilare un giorno sulle più importanti passerelle del mondo? “I sogni son desideri di felicità”, cantava Cenerentola; eppure, non tutti si rivelano all’altezza delle proprie aspettative. Ne abbiamo parlato con la modella siciliana Silvia Bella, che raccontandoci la sua esperienza ci ha donato semplici e utili consigli.
Il mestiere della modella, come tante altre professioni dello spettacolo, è al contempo bastone e carota: ti pone davanti orizzonti meravigliosi, ma non ti esenta da realtà ben diverse. La forza per iniziare, andare avanti ed emergere arriva soprattutto dalla determinazione: se si crede nelle proprie capacità, se si desidera ardentemente raggiungere i propri obiettivi, allora gli ostacoli diminuiscono e i sacrifici passano in secondo piano. Come per tutti i traguardi della vita, in fondo.
Ne abbiamo parlato con Silvia Bella, modella di origine catanese ma ormai “cittadina del mondo", che raccontandoci la sua esperienza ci ha donato semplici e utili consigli per affrontare al meglio un mondo tanto entusiasmante, quanto insidioso.
Come muovere i primi passi nel mondo della moda
Silvia ha 29 anni, ed è nata a Catania, dove ha vissuto stabilmente fino all’età di 19 anni. La carriera di Silvia inizia a soli 14 anni, tra una sfilata e un concorso di bellezza: “Ero giovanissima, mi buttavo per il semplice gusto di provare e divertirmi - racconta - ma sempre accompagnata e sostenuta dai miei genitori. A 15 anni ho partecipato a Look of the Year, uno degli eventi più importanti dell’epoca; in giuria c’era Edoardo Costa, che mi ha notato e mi ha proposto di iniziare a lavorare a Milano”.
Milano, si sa, è la capitale italiana della moda: come si fa a dire di no a un’opportunità simile? Spesso si trasforma in un trampolino di lancio, un passaggio “dovuto” per chi vuole intraprendere questo tipo di professione. “Milano è stato solo l’inizio - continua a raccontare Silvia - che mi ha permesso di capire anche quanto sia faticoso questo mestiere; lavoravo tutto il giorno in uno showroom, per rientrare a casa la sera con il solo desiderio di dormire!”.
Il 2012, poi, è un anno molto importante per la modella catanese: “Ho partecipato a Miss Italia, avevo 20 anni. In quel periodo abitavo a Roma e, senza avere alcuna aspettativa, mi sono lanciata” spiega, sottolineando come la sua “ingenuità” dell’epoca le abbia fatto compiere, in realtà, una delle esperienze più importanti nella vita di una modella. “Sono andata allo sbaraglio - continua - tanto che, ad oggi, posso ammettere di non aver affrontato il tutto con la maturità giusta”.
Con queste parole, Silvia sottolinea come il mestiere della modella richieda non solo requisiti fisici, ma anche caratteriali: “Forse ero troppo piccola, non avevo ancora una personalità ben delineata che mi permettesse di reggere non solo il peso del concorso in sé, ma anche il confronto con il pubblico”. È proprio durante l’esperienza a Miss Italia, infatti, che Silvia comincia ad avvertire le differenze con le sue compagne di viaggio: da una parte loro, decise e spigliate; dall’altra lei, timida e insicura.
Anche questo, però, le è servito per crescere. Le ha insegnato a conoscere i suoi limiti e gli aspetti della sua persona sui quali avrebbe dovuto lavorare; le difficoltà che si incontrano in contesti così importanti e sofisticati; le richieste esigenti di chi ti circonda; la fatica nel mantenere i nervi saldi senza farsi prendere dal panico.
Nel 2015 la vita di Silvia prende una piega diversa: rientra a Catania e si mette in contatto con un manager di sua conoscenza che, grazie all’esperienza maturata negli anni, le permette di trascorre tre mesi in Corea, due mesi a Dubai, altri due mesi a Istanbul e, per finire, un mese in Grecia, lavorando senza sosta. “Ho vissuto un periodo meraviglioso ed esperienze fantastiche - aggiunge - dato che era il manager a trovare il lavoro in altre città. In poche parole, inviava le mie foto e prendeva accordi di conseguenza”. E aggiunge: “All’estero è molto più semplice lavorare, perchè ti propongono il cosiddetto “contratto garantito”: mettono a disposizione una determinata cifra che possa coprire le spese della tua permanenza, a prescindere che poi tu riesca a lavorare o meno. In questo modo le ragazze, anche giovanissime, sono più motivate nel lasciare tutto per andare dall’altra parte del mondo”.
Girare il mondo, conoscere posti nuovi, fare il lavoro che più piace e guadagnare. Raccontato così, sembra realmente un sogno. E Silvia, per alcuni anni, lo ha vissuto davvero. “A un certo punto, nonostante avessi altre offerte di lavoro, ho preferito fermarmi e dedicarmi agli studi. Mi sono iscritta, infatti, alla facoltà di Sociologia e Criminologia a Chieti e attualmente mi trovo a Roma per diventare assistente sociale” afferma, cominciando a far luce su quanto una realtà così rosea possa nascondere, alle spalle, diversi aspetti negativi e ti spinga ad avere un piano B a portata di mano.
Essere una modella: pro e contro
“Sicuramente l’aspetto economico è un grande vantaggio - ci spiega Silvia - dato che, a soli 15 anni, ero indipendente quanto basta per non chiedere la paghetta a mamma e papà. Dai 18 anni in su, poi, tutto quello che ho guadagnato l’ho speso per viaggiare, cioè la cosa che più amo fare” racconta, sottolineando come sia stato bello e appagante che il suo lavoro le abbia permesso di visitare e conoscere posti indimenticabili.
Ma anche l’essere una modella ha i suoi lati negativi: a parte la stanchezza, che sottrae anche tempo prezioso alla vita sociale, la nostalgia di casa può diventare difficile da sostenere. “L’unico giorno libero che avevo in tutta la settimana non potevo sfruttarlo in alcun modo - racconta - neanche per vedere la mia famiglia, in Sicilia. C’è chi la prende bene e chi, al contrario, la prende malissimo; se la mancanza di casa si fa forte è la fine”.
Diventare una modella: consigli utili
“A me il mestiere di modella è capitato. A 14 anni agisci senza cognizione di causa - spiega - non ti rendi conto di quello che stai facendo. Man mano che cresci, invece, cominci a credere a quello che ti dicono: che puoi fare grandi cose, che hai tutte le carte in regola per spaccare, che avrai un futuro meraviglioso. Certo, può succedere, ma magari poi arriva una ragazza più giovane e non ci pensano due volte a rimpiazzarti!”.
La carriera nella moda, infatti, è una di quelle professioni “a scadenza”: “Spesso mi dicono: ma a 30 anni fai ancora la modella? Meglio lasciare spazio alle nuove”.
“Bisogna fare una lunga gavetta, senza fermarsi agli step iniziali e, soprattutto, cercando di non credere a tutto quello che si sente dire in giro.
A dare false illusioni siamo bravi tutti. Rimanere con i piedi per terra, invece, è molto più difficile.
Per questo suggerisco, a chiunque voglia intraprendere questo percorso, di circondarsi di persone sincere in grado di consigliare guardando con un occhio esterno”. Che si tratti dei genitori o di amici fidati, meglio appoggiarsi sempre a qualcuno che riesca a rimetterti sulla retta via, anche quando sembra la scelta più dolorosa.
Inoltre, anche l’autocritica e la formazione personale sono fondamentali per chi vuole diventare una modella: “L’autoanalisi è imprescindibile - raccomanda Silvia - e capire se si possiedono i requisiti giusti per andare avanti è il primo passo da compiere. Inutile girarci intorno: se non rispetti i canoni fisici richiesti, perseverare non porta a nulla”. E non solo: “La formazione è un obbligo. Personalmente - continua Silvia - durante i primi anni ho seguito un corso di portamento, che sta praticamente alla base di questo mestiere. Consiglio a chiunque di curare la propria persona e investire sulla propria formazione perché, nonostante si possa nascere con doti innate, nessuno è perfettamente in grado di posare a 14 anni”.
Fai la modella se…
Per concludere, Silvia regala intanto un’ultima perla di “saggezza modaiola” per tutte coloro che aspirano a seguire le sue orme
“Fai la modella se… non hai paura delle critiche e, soprattutto, di provare la solitudine”
“Questo mestiere ti fa capire che molti non sono veri amici - racconta - che gli invidiosi sono veramente tanti, che qualcuno potrà cercarti solo per un tornaconto, agenzie comprese: ti promettono che ci saranno sempre per te, ma lo dicono solo perché sul tuo lavoro hanno un guadagno. Il segreto sta nel crederci e nell’affidarsi a qualcuno di serio, perché se non ci credi è inutile proseguire, e se ti affidi alle persone sbagliate rinunci a un sogno troppo importante”.
E poi conclude: “In Turchia amano le donne italiane, scure e con i tratti arabi, quindi è sicuramente il primo posto che consiglio di tenere in considerazione per iniziare questa avventura!”.
Chi è Silvia Bella
Silvia Bella, 29 anni, catanese, vive attualmente a Roma. Diplomata in ragioneria ha frequentato la facoltà di Sociologia e studia attualmente alla Sapienza per diventare Assistente Sociale. Pratica tennis e ama sfilare, per lavoro e per diletto. Nel 2012 ha partecipato a Miss Italia portando la fascia di Miss Lazio.
È volto e testimonial di numerosi brand di moda nazionali e internazionali come Vekem, Soani, Cannella, Camurria, Lala Bee e stilisti e atelier come Fabrizio Minardi, ADsposa
PH credit
In copertina: Silvia Bella per Jayjes 2020
Nel corpo dell’articolo: Silvia Bella per Soani 2018